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Vespa velutina è arrivata in Italia

vespavelutinapersito

(31 maggio 2013)

vespavelutinapersitoRisale allo scorso autunno la prima cattura di un maschio di V. velutina, anche se solo ora ne è stata effettuata la classificazione ufficiale da parte del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Un nuovo nemico delle nostre api ha varcato i confini italiani dalla vicina Francia ove era presente ufficialmente dal 2006.

Negli scorsi anni si erano ripetute le segnalazioni della sua presenza in Francia, anche nella zona costiera mediterranea. Il calabrone asiatico, come è stato soprannominato per via della sua somiglianza con il “nostro“ calabrone autoctono (Vespa crabro) presente in Europa meridionale, è considerato una seria minaccia per gli alveari, essendo molto vorace e aggressivo nei confronti degli alveari. Grosse preoccupazioni erano sorte nel settore apistico già in occasione delle prime segnalazioni ufficiali del suo arrivo in Francia nel 2005. Aspromiele aveva prontamente realizzato un dossier “Vespa velutina: il calabrone asiatico”, inviato a tutti gli abbonati di L’Apis, proprio con l’obiettivo imparare a riconoscere il nuovo nemico, all’epoca prossimo ai nostri confini.
Il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola di Albenga (SV) aveva attivato, in collaborazione con  il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, uno specifico programma di monitoraggio. Nello scorso autunno la prima cattura nella zona di Loano di un maschio di V. velutina  che confermerebbe l’arrivo anche in Italia del nuovo temibile calabrone.
Un articolo è apparso lo scorso 27 maggio sul “Secolo XIX”. Stefano Demichelis, Aulo Manino e Marco Porporato, cui va il merito del primo riconoscimento ufficiale, nell’articolo affermano:  “…la Vespa velutina sembra in grado di arrecare gravi danni alle famiglie delle api da miele, che non sono in grado di difendersi efficacemente da questo predatore diversamente da quanto fanno le ‘cugine’ asiatiche … si dispone nei pressi degli alveari, dove attacca e uccide molte decine di api in poche ore, per poi cibarsene successivamente. Costruisce grandi nidi sugli alberi ed è attiva soprattutto nel periodo estivo fino all’inizio dell’autunno. Questa vespa può diventare una minaccia per l’apicoltura e pertanto la sua presenza va attentamente monitorata, anche a livello aziendale, e prontamente combattuta…”.