Aspromiele continua come già fatto in passato, ad evidenziare la problematica relativa alla contaminazione del miele da parte del glifosato sollecitando l’adozione di scelte politiche che vadano nella direzione di limitare l’impiego e la definitiva eliminazione dell’erbicida dai disciplinari di produzione del PSR, per interrompere i contributi pubblici che ne finanziano l’uso.
E’ stata messa in evidenza l’importanza del monitoraggio ambientale con le api come strumento di verifica della contaminazione ambientale da pesticidi. L’esito della campagna di biomonitoraggio effettuata da Aspromiele nel 2017, ampiamente divulgato nonché comunicato in modo specifico all’Assessorato Agricoltura, ha favorito l’avvio di una rete di collaborazione tra il Settore Fitosanitario, la Fondazione per la ricerca nel comparto agricolo Agrion e Aspromiele. In particolare sono nati un tavolo tecnico di dialogo tra comparto apistico e comparto agricolo e si sta avviando, in questi giorni, con il supporto dell’Assessorato Agricoltura, l’implementazione del Progetto di Bio-monitoraggio ambientale con le api che prevede in totale l’installazione di 7 stazioni sul territorio regionale.
E’ stato richiesto che i dati forniti vengano valutati e considerati nell’ambito dei tavoli tecnici istituzionali propedeutici alla regolamentazione dell’utilizzo dei principi attivi per gli interventi fitosanitari, così come vengono considerati i dati di monitoraggio dei pesticidi nei corpi idrici.
Agricoltura e apicoltura
(15 maggio 2018)
Aspromiele torna a richiedere alla Regione una maggior attenzione verso l’utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura.
Con una nota inoltrata agli Assessorati Agricoltura, Sanità, Ambiente e al Comando Regionale Carabinieri Forestali, sono state evidenziate vecchie e nuove criticità nei confronti delle api e tutti gli insetti pronubi, che emergono da un uso talvolta non corretto dei fitofarmaci.
Risulta indispensabile che l’elaborazione di strategie e azioni di mitigazione e adattamento alle nuove condizioni produttive del settore agricolo siano adottate considerando prioritariamente gli effetti sugli insetti impollinatori e la ricaduta sull’ambiente in generale.
In riferimento a criticità di tipo comunicativo in ambito di coordinamento e gestione dei bollettini periodici contenenti indicazioni sugli interventi fitosanitari emessi dal Settore Fitosanitario, da Agrion e dai Centri di Assistenza Tecnica delle Associazioni agricole è stata evidenziata la necessità di adottare sistemi di comunicazione più diffusi, ad esempio comunicati a mezzo stampa, e un maggior coinvolgimento delle organizzazioni del settore corilicolo, affinché vi sia collaborazione per la diffusione di pratiche rispettose degli insetti pronubi.
Di fronte a fenomeni di presunti avvelenamenti, l’intervento degli organi di controllo si dimostra in molti casi inefficace e talvolta assente. E’ stato richiesto di uniformare le modalità operative in ambito regionale chiarendo e definendo le competenze in merito ai controlli, l’adozione di procedure di intervento e di campionamento sia della matrice api che eventuali matrici vegetali, nonché l’individuazione delle metodiche analitiche di riferimento.