(11 maggio 2021)
Due le ordinanze comunali emesse il 28 aprile su espressa sollecitazione di uno sparuto gruppo di apicoltori locali nei comuni di Caluso (TO) e Mazzè (TO). (clicca qui per leggere l’ordinanza del Comune di Caluso e del Comune di Mazzè)
Arrogandosi il “merito” degli effetti di una gelata meno disastrosa che in altre zone, i comuni hanno avocato a sé il diritto di concessione delle autorizzazioni agli spostamenti di alveari nomadi sul territorio comunale, nel nome della prevenzione di una eventuale e non meglio definita emergenza sanitaria e in barba a tutte le normative regionali e nazionali che già regolano gli spostamenti degli alveari.
Immediata la reazione di Aspromiele di fronte a questi atti illegittimi dei due comuni: leggi qui la segnalazione inviata agli uffici regionali competenti e la comunicazione ai comuni (clicca qui per leggere la lettera inviata al Comune di Caluso e al Comune di Mazzè).
Purtroppo gli effetti di questi atti di forza territoriali non si sono fatti attendere e nella notte tra il 10 e l’11 maggio in un comune confinante a quelli delle ordinanze 70 alveari sono stati rovesciati. Intervenuti il Servizio Veterinario dell’Asl e le forze dell’ordine, sono subito partite le indagini, grazie anche alle ispezioni delle videocamere di sorveglianza.
Aspromiele, convinta che atti intimidatori di questo tipo siano sempre da combattere senza se e senza ma, anche in futuro si batterà perché sia il buon senso e non l’egoismo e l’ignoranza a dettare le linee del settore apistico.